Con questa “chiamata al disarmo” abbiamo voluto condividere il senso di impotenza, l’angoscia e la frustrazione di fronte a quanto sta succedendo in Ucraina e il bisogno di costruire una reazione del mondo della scuola, contro l’escalation militare e il rischio nucleare e per il dialogo e alla pace. Con il senno del poi, purtroppo ormai possiamo dirlo: 30 anni fa la fine della guerra (fredda) ha rappresentato non l’inizio di un periodo di pace, come si sperava, bensì la fine di quel lungo periodo di tregua garantito da un ordine mondiale fondato sull’equilibrio del terrore e la cosiddetta deterrenza nucleare; e questo perchè dopo l’89 e il 91 i vincitori e i vinti non sono stati capaci o non hanno voluto negoziare un nuovo ordine mondiale. Così dal 91 abbiamo assistito al moltiplicarsi di guerre (Balcani, Kuwait, Iraq, Afghanistan, Palestina, Libia, Siria, Nigeria, Yemen, Etiopia, Myanmar…) e al conseguente impennarsi della produzione di armi. L’età del disordine mondiale , come l’han